mercoledì 22 maggio 2013

Pagani Zonda: più veloce dei nostri sogni

Francesco mi passa un video, dice che lo devo vedere. Io so che lui sa che sono pigro e dico: va bene, ci penserò domani.

Senza sapere che ho citato una famosa canzone, il giorno apro la mail e mi ritrovo, pron­to e infioc­chettato, il video di cui sopra. Guardatelo anche voi che poi vi dico.


(cinque minuti dopo)

Fatto? Se bluffate vi toccano due giri di campo in apnea, non facciamo scherzi. Ok, ora ci siamo. Avrete capito, a meno che non mi sia buttato sulla cronaca nera, quello che ci inte­ressa è quel gioiellino da un milione e due. La Zonda Pagani. O la Zonda Magari, se ci volete fare un pensierino.

Date uno sguardo in garage, cosa avete visto? Un’utilitaria? Una roba usata? Il berlinone del papi? Bene, sappiate che il modello meno po­tente della Zonda tocca i 3 e 30. Trecentotrenta km/h: signifi­ca Roma-Milano in un’ora e mez­za. Il tempo che la tipa ci mette per truccarsi e siete sotto casa con l’ultimo di Peppino Di Capri (questa variabile è a discrezione dell’utente), col motore che ruggisce 555 cavalli imbiz­zarriti, vogliosi di scagliarsi contro il primo infinito che troverete su strada.

Storia e Prestazioni

Trazione posteriore, cambio meccanico a sei rapporti (lunghissimi), da zero a cento in poco più di 4 se­condi, la Zonda Pagani è stata prodotta in soli 217 esemplari. Più rara del panda cinese, sarebbe do­vuta essere intitolata a Juan Manuel Fangio, grazie alla cui intercessione Horacio Pagani fu presentato ai capi della Mercedes-AMG. Dall’amicizia consolidata col pilota argentino, Pagani ottenne che i vertici tedeschi gli fornissero i motori per dare corpo al suo sogno.


È il 1999, presentata al Salone dell’Auto di Ginevra la Zonda si afferma all’istante come un oggetto di culto. F, Cinque, R, sono solo alcune delle numerose release prodotte fino al 2011, anno in cui, come un mediano spompo, la Zonda ha chiesto il cambio. Fuori la fuoriserie-oggetto-di-culto dentro il giovane di belle speranze. Come se fosse replicabile, un’ automobile che nel suo splendore massimo ha toccato i 600 CV e i 7500 giri al minuto. Ma l’aspetto più irriverente di questa storia sono i modelli usati.


Alla stregua di una sveglia con la suoneria degli Europe (mitico gruppo anni ’80) o della borsettina Prada al mercatino dell’usato, con una cifra appena maggiore (questa si chiama ironia, ragazzi) potrete parcheggiare in giardino un desiderio che portate nel cuore da ragazzini. Una Zonda Road­ster Pagani, mica briciole.

Di soppiatto a vostra moglie date anche uno sguardo alle quotazioni.

Bene, siamo giunti al termine, sospiro di sollievo, sono sicuro di avervi fatto sognare.

Adesso, però, fatelo voi un piacere a me: mi dite come va a finire il video?



Pagani Zonda: più veloce dei nostri sogni

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